Ogni ricordo è più importante condividerlo che viverlo

Il titolo, tratto dalla nuova canzone di J-Ax e Fedez “Vorrei ma non posto”, è stato di ispirazione per condividere quella che è stata la mia prima esperienza online e per estremizzare il ruolo della tecnologia nella vita dell’uomo.

Viviamo in un’epoca in cui vediamo spesso bambini con in mano smartphone, tablet, scorrere il dito sullo schermo con una naturalezza inaudita. Benvenuti nel XXI secolo, dove coloro che provocano molto stupore nei volti delle persone più anziane, che hanno passato l’infanzia giocando per le strade, non sono altro che nativi digitali. Sì, dei bambini che sono nati nell’era della tecnologia, il cui utilizzo di apparecchi elettronici fanno parte della loro routine giornaliera. Read More

Il mio Internet Day!

Era il lontano mercoledì 30 aprile 1986 quando l’Italia entrò per la prima volta nell’era virtuale: su una connessione da 64 KiloByte venne mandato da Pisa, attraverso la rete satellitare atlantica SATNET, un pacchetto dati a Roaring Creek, in Virginia. Solamente trent’anni dopo, la vita di qualunque italiano iniziò a dipendere fortemente da questa grande risorsa.

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A sinistra: la lettera con la quale Luciano Lenzini informa il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) del primo collegamento alla rete di elaboratori USA denominata ARPANET. A destra: una bozza del relativo comunicato stampa. – Fonte: Ufficio Stampa CNR

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Un’Infanzia in #Digitale

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L’intelligenza artificiale è l’abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana.

Fonte: Wikipedia

Senza dubbio, senza l’evoluzione della tecnologia e in particolar modo degli elaboratori, le I.A sarebbero solo un miraggio; per questo vorrei esordire con un blog-post che narra del mio primo approccio con il mondo dei computer e in particolare con il mondo del web.

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