Machine Learning: una nuova frontiera tecnologica

L’apprendimento automatico (anche chiamato intelligenza computazionale, e in inglese come machine learning) rappresenta una delle aree fondamentali dell’intelligenza artificiale e si occupa della realizzazione di sistemi e algoritmi che si basano su osservazioni come dati per la sintesi di nuova conoscenza.
L’apprendimento può avvenire catturando caratteristiche di interesse provenienti da esempi, strutture dati o sensori, per analizzarle e valutarne le relazioni tra le variabili osservate.

Fonte: Wikipedia

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Tale argomento è stato trattato da Pedro Domingos, illustre docente alla University of Washington e ricercatore nel campo del machine learning, all’interno del suo libro “L’algoritmo Definitivo“, traduzione italiana di “The Master Algothm“. Quest’opera tratta della storia dell’apprendimento automatico e di come noi uomini, esseri intelligenti ma non perfetti, stiamo entrando in un’epoca in cui prenderemo sempre più spesso decisioni sulla base di feedback ricevuti da macchine. A seconda di come queste interpretano i nostri comportamenti, tutte le nostre azioni virtuali presenti influenzeranno quelle future.

Tuttavia, nonostante esse controllino il nostro agire, non potranno mai delineare la nostra reale personalità, in quanto l’identità digitale che forniamo non ci rispecchia totalmente. Proprio come sosteneva Pirandello: è impossibile stabilire la vera natura dell’uomo, poichè, a seconda delle situazioni e degli interlocutori, le sue azioni e i suoi comportamenti variano.

Allo stesso modo, il nostro atteggiamento su Facebook è diverso da quello che usiamo su Instagram, e le ricerche che compiamo dal notebook sul divano di casa, non sono le stesse che facciamo dal computer del posto di lavoro. Ciò nonstante, basandosi su questi dati, gli stessi algoritmi di cui Pedro Domingos parla nel suo libro, aiutano per esempio Netflix a consigliarci un film che potremmo apprezzare o Facebook a proporci un contenuto su cui potremmo mettere il nostro “like”. Proprio queste linee di codice un domani potrebbero essere quelle che daranno a un drone la capacità di decidere se togliere o meno la vita ad un individuo potenzialmente pericoloso.

Ecco il video in cui Pedro Domingos espone a Google Talks il suo libro.

In sintesi, l’opera di Domingos mira a formare un braccio destro fedele all’uomo, che prenda decisioni al posto suo, anche con una maggior velocità, quando le circostanze lo richiedono, come scegliere quale manovra effettuare nel caso si presenti il rischio di un incidente a bordo di un mezzo, piuttosto che riconoscere la struttura di un ordigno esplosivo e quindi saperlo disinnescare.

Già oggi, nel mondo del lavoro, è presente l’utilizzo del learning machineAd esempio, all’interno di alcuni istituti bancari fra i più importanti al mondo, i colloqui di lavoro stanno iniziando ad essere svolti non più da “esseri umani”, ma da veri e propri algoritmi. Questi, basandosi sulle caratteristiche degli impiegati modello, selezionano il personale migliore.

Con l’evoluzione della tecnologia, se mai l’algoritmo definitivo di Domingos dovesse prendere vita, chi ci assicura che questo non ci rimpiazzerà anche sul luogo di lavoro? 

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Vi auguro una buona lettura e una buona navigazione. A presto!

Luca Petrone

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